Federico Piermaria, l’ideatore di UmbriaCON: “Ho trasformato la mia passione in realtà”

A guidarmi è da sempre la mia passione per il mondo del gioco e l’appoggio di un team affiatato. Stiamo già lavorando alla prossima edizione, preparatevi a novità e belle sorprese!

Da due anni riempie di colore, divertimento e cultura pop l’Umbriafiere di Bastia Umbra. Stiamo parlando di UmbriaCON, Festival Comics Arts & Games tenutosi lo scorso gennaio. Un’esplosione di emozioni, energia, divertimento e pura magia per appassionati di tutte le età. Grandi ospiti, workshop, firmacopie, panel, mostre, attività interattive, esibizioni di cosplayer e k-pop. L’ideatore e direttore artistico dell’evento è Federico Piermaria, responsabile di Fidelio Srl, azienda specializzata in allestimenti fieristici e servizi per aziende.


La seconda edizione di UmbriaCON è stato un vero spettacolo, con oltre 28.000 presenze. Aumentare i giorni dell’evento ha premiato?

È stata un’edizione incredibile e i numeri parlano chiaro. Abbiamo registrato una crescita percentuale importante rispetto alla prima edizione, con il 35-40% in più di presenze. Tutte le altre fiere del settore, anche molto grandi, hanno avuto una contrazione, invece noi siamo andati in controtendenza. Quindi siamo sulla strada giusta. Il titolo di quest’anno era “Double-Up”, perché abbiamo raddoppiato ogni aspetto, dai giorni agli spazi, dagli ospiti agli eventi. Abbiamo portato in Umbria grandi nomi internazionali ed iniziative di qualità, che hanno riscosso molti apprezzamenti di cui siamo orgogliosi e onorati. UmbriaCON ha contribuito in modo importante anche agli indotti turistici di tutto il territorio, con ristoranti e strutture ricettive al completo, parcheggi presi d’assalto, utilizzo dei mezzi di trasporto e grande movimento in un periodo solitamente più tranquillo.


Fumetti, giochi, cultura pop e arte sono i temi di UmbriaCON. Ma è un evento solo per gli appassionati?

Assolutamente no, anzi. Il nostro obiettivo è avvicinare più pubblico diversificato e di ogni età, proponendo appuntamenti ed ospiti nazionali e internazionali del mondo dello spettacolo e di ogni arte, come il cinema o la musica. Quest’anno, ad esempio, abbiamo avuto tra gli altri il grande attore Jackson Isaac, l’interprete di Lucius Malfoy in Harry Potter, e il gruppo Elio e le Storie Tese. Un’intera area poi era dedicata alle mostre d’arte. Ho ricevuto molti apprezzamenti da persone che son venute al Festival e non conoscevano questo settore: lo hanno giudicato un evento studiato bene proprio per le sue diversificazioni e il bel clima che si viveva. Questo ci ha fatto molto piacere e ci stimola a crescere in questa direzione.

 

Dietro a questo evento c’è sicuramente un lungo percorso. Raccontaci come è nato tutto.

UmbriaCON nasce da un’idea che ho sviluppato insieme a un gruppo di colleghi. Non è stata una folgorazione improvvisa, ma un desiderio che è maturato nel corso di diversi anni. Parliamo di almeno 6-7 anni di riflessioni, pensieri e anche un po’ di difficoltà, compreso il periodo dell’emergenza Covid-19 che ha rallentato i nostri progetti. Ma alla fine siamo riusciti a partire e, come si dice, il resto è storia.

 

UmbriaCON, quindi, è frutto di un lavoro collettivo. È interessante sapere che arriva dopo una lunga carriera imprenditoriale. Ci racconti, Federico, un po’ della tua esperienza?

Vengo da un settore in cui ho lavorato a lungo, quello dei giochi, del collezionismo, del fumetto e degli eventi collegati a questi settori. Tutto è iniziato quando avevo 24 anni, nel 2009. Ero giovane, ma ho deciso di mettermi in gioco: insieme al mio amico Michele abbiamo aperto una sala dove organizzavamo tornei di carte. All’inizio era un piccolo progetto, ma, tra mille sacrifici, è diventato qualcosa di più serio, fino a gestire tornei internazionali in tutta Italia. Nel 2010 abbiamo fondato la nostra prima attività. Non sapevamo cosa sarebbe successo, ma eravamo determinati. E così è iniziata la mia carriera imprenditoriale nel mondo dei giochi, del Comics e delle fiere. Le carte da gioco, come Magic, Pokémon e Yu-Gi-Oh!, sono sempre state nel mio dna.

 

Quindi, il mondo dei giochi di carte è stato una parte importante della tua vita. Come funziona esattamente questo settore?

Il mondo delle carte è spesso visto come un hobby per ragazzi, ma in realtà è molto più complesso. Magic, per esempio, è un gioco che richiede una grande abilità strategica. Anche se inizia con i più giovani, i veri giocatori competitivi hanno solitamente tra i 20 e i 30 anni. E non finisce qui: c’è anche una componente di collezionismo che affascina moltissime persone. La mia esperienza nel mondo delle carte è stata poi fondamentale per crescere nel settore dei giochi da tavolo, fino a diventare il primo distributore nazionale in Italia. A seguire ho avviato anche altri progetti paralleli che si allineavano meglio con i miei obiettivi a lungo termine, diversificando le varie attività. Oggi gestisco e supervisiono diversi settori e aziende, tra cui Fidelio Srl. La chiave è avere team diversi e specializzati che si occupano dei vari settori.

La tua azienda Fidelio ha una varietà di servizi. Ci spieghi meglio?

Fidelio si occupa principalmente di logistica, trasporti, allestimenti fieristici e marketing. Quello che trovo più stimolante è proprio la varietà di servizi che offriamo, che spaziano tra digitale e fisico, aiutando le aziende a coprire tutte le esigenze di marketing e logistica. È interessante come possiamo dare una mano a chi organizza eventi, fiere e a chi ha bisogno di gestire il magazzino e le spedizioni.

 

Certamente, come ogni carriera, ci saranno stati sacrifici. Che cosa ti ha spinto a non arrenderti, soprattutto nei periodi più difficili?

Ogni volta che pensavo di mollare, c’era sempre qualcosa che mi faceva rialzare. Vedere lo staff lavorare con passione, riuscire a portare a termine un progetto importante, o anche solo vedere un cliente soddisfatto, mi dava la forza di andare avanti. Per il futuro, voglio continuare a costruire, a crescere, e a spingere per progetti che possano lasciare un segno. Spero che il mio esempio possa ispirare altre persone, soprattutto i giovani, a credere nei loro sogni e a non avere paura di mettersi in gioco. Ho 40 anni, ma ho ancora tanta voglia di fare.

 

E UmbriaCON dimostra come sai accettare le sfide! Come sei arrivato all’idea, quali sono stati i passaggi principali?

UmbriaCON è arrivata quasi come una naturale evoluzione di tutto quello che avevo fatto fino a quel momento. Ho iniziato a riflettere su come potessi unire i miei mondi e mettere insieme un progetto che avesse una visione culturale forte. UmbriaCON è nato anche dalla necessità di creare un punto di riferimento per la comunità. Avevamo notato che, anche se c’erano tantissimi appassionati, mancava un evento di riferimento che potesse unire tutte le realtà locali e far crescere ancora di più il settore. Nel corso degli anni ho avuto esperienza nell’organizzazione di tornei internazionali e grandi eventi, quindi non mi mancava la parte organizzativa. Il primo anno è stato un po’ in avanscoperta, ma già dal secondo l’interesse è esploso. Ci siamo resi conto che c’era una voglia enorme di partecipare a un evento del genere.

 

Quali sono le principali sfide che hai dovuto affrontare durante l’organizzazione?

Sicuramente ricostruire una community che fosse davvero appassionata. Molte di queste realtà, come il gioco di carte, erano affievolite dalla mancanza di eventi, ma una volta che siamo riusciti a riportare la passione al centro, le cose hanno preso piede. Inoltre, il coordinamento con diversi fornitori, la gestione di più aree dell’evento e la creazione di un programma che potesse soddisfare tutte le esigenze è stata una sfida continua.

 

E adesso, quali sono i progetti per la prossima edizione di UmbriaCON?

Il nostro obiettivo è aumentare l’offerta, ma senza perdere di vista la qualità. Vogliamo ampliare ulteriormente le sezioni dell’evento, cercare di attirare sempre più partecipanti non solo appassionati a questo settore e continuare a proporre contenuti innovativi. Abbiamo già in mente il possibile “tema” della prossima edizione, sarà accattivante e coinvolgente. Ma non vogliamo ancora spoilerarlo! Più che altro, vogliamo che UmbriaCON diventi un appuntamento annuale immancabile per tutti gli appassionati, che non sia solo una fiera, ma un’esperienza completa, e per questo coinvolgeremo anche scuole e associazioni. Indubbiamente occorrono molte risorse, a partire dalle istituzioni locali e regionali, che confidiamo continuino a seguirci anche con una spinta in più, e di nuovi partner e sponsor sia a livello regionale che nazionale. Certamente saremo lieti di valutare anche main sponsor che desiderano “sposare” il nostro progetto! Abbiamo già iniziato alcuni scambi e speriamo di concretizzare interessanti collaborazioni.

 

Restiamo allora in attesa delle prime novità della terza edizione di UmbriaCON!

UmbriaCON è una grande festa: io ci ho sempre creduto e continuerò a farlo con passione e determinazione, per far crescere il Festival in maniera importante per il nostro territorio, a cui sono molto legato e dove ci tengo a creare occasioni di sviluppo. UmbriaCON è un evento che può fare la differenza, anche in termini di impatto economico e culturale per la zona. W UmbriaCON!